lunedì 28 giugno 2010

Pesce & Perlage all'Hosteria dei Golosi...per una buona causa!

Lara e Giorgio Barzan,
in collaborazione con L'Associazione Nazionale Donne del Vino
(delegazione Friuli Venezia Giulia),
hanno il piacere di InvitarVi
il 3 luglio 2010 alle ore 20,30 presso l'Hosteria dei Golosi
( Via Marconi 34 Porcia),
per la serata Pesce & Perlage e la sensualità di un tango a Porcia. Ospite d'onore dell'evento Pia Donata Berlucchi con la degustazione durante la cena di tutti i suoi Franciacorta e Martina Tommasi, scrittrice triestina, che presenterà in anteprima a Pordenone il suo libro “Borderwine- I pionieri del vino in Friuli Venezia Giulia”.
Seguirà il concerto benefico dei ragazzi dell' Accademia di musica.
Vi preghiamo di confermarci la vostra presenza, i posti sono limitati.
Il costo della serata è di euro 70,00 a persona e il ricavato della serata sarà devoluto alla Fondazione pediatrica di Pordenone LE PETIT PORT.

martedì 22 giugno 2010

"I dolci dal mondo" il nuovo libro di Gabriella Pecchia




La nostra chef Gabriella Pecchia, Vi aspetta sabato alle 17.30 presso la libreria Ribis di Udine per la presentazione del suo terzo quaderno di cucina "I dolci dal mondo" edito da Kellerman. Il brindisi sarà curato dalle amiche "Donne del vino"! Paese che vai, dolce che trovi.... In effetti questo nuovo quaderno festeggia i sapori e le golosità di altri Paesi. Le ricette che Gabriella Pecchia ha trascritto e interpretato raccogliendole direttamente dalle persone che quei dolci conoscono e apprezzano (e anche realizzano...) ci portano in un viaggio ideale in giro per il mondo. Scopriremo le classiche torte americane di mele o quelle esotiche provenienti da oltre oceano; i dolci del Nord per scaldarsi in inverno e quelli del Sud per sognare i caldi mari...

Autore : Gabriella Pecchia
Titolo : Il QUADERNO DEI DOLCI DEL MONDO
Formato : cm. 15 X 21 CM
Pagine : 80
Prezzo : 9,00 EURO
ISBN : 978-88-86089-68-5
Data pubblicazione :
2010
Collana :
Quaderni

sabato 12 giugno 2010

IV edizione di Mare e Vitovska che si terrà a Trieste venerdì 18 giugno nella superba cornice del Castello di Duino.


Venti tra i più prestigiosi produttori del Carso invitano il pubblico a una delle più affascinanti degustazioni dell'anno dove il loro vitigno bianco autoctono più intrigante sposa la creatività della migliore cucina del territorio.

Il Comitato tecnico per la tutela della denominazione di origine controllata dei vini Carso, con il contributo e la collaborazione della Provincia di Trieste e con il patrocinio del Comune di Duino-Aurisina, della Camera di Commercio di Trieste e di Turismo FVG, organizza in collaborazione con il Comitato Rilke la IV edizione di Mare e Vitovska che si terrà a Trieste venerdì 18 giugno nella superba cornice del Castello di Duino.

L'iniziativa è dedicata alla Vitovska, antico vino triestino dalle suggestive sfumature di vento e pietra, intrigante vitigno autoctono di questa particolare area mediterranea, autentica porta dei Balcani.

Il programma della manifestazione non è mai stato così ricco: alle ore 16.00 il vitigno sarà protagonista di un convegno dal tema: "La biodiversità del vitigno Vitovska sul territorio della provincia di Trieste". All'incontro - moderato da Aurora Endrici donna del vino Friuli Venezia Giulia ed esperta di comunicazione - prenderanno parte alcuni tra i più interessanti esponenti del mondo vinicolo friulano e giuliano, con una particolare testimonianza di Veit Heinichen, scrittore di origine tedesca che ha scelto il Carso ed i prodotti di questa terra come scenario di molti suoi scritti tradotti in tutto il mondo.

I regali spazi del Castello di Duino si apriranno al pubblico dalle ore 18.00 quando avrà inizio la degustazione delle Vitovske proposte dagli oltre venti produttori del Carso; il pubblico avrà la rara opportunità di approfondire la conoscenza di questo vitigno abbinandolo ad assaggi di prodotti tipici del territorio - dai formaggi, al miele, all'extra vergine e al pesce presentato dal Consorzio Ittico del Golfo di Trieste. Imperdibili inoltre le creazioni culinarie interpretate da alcuni dei più prestigiosi chef del territorio che affiancheranno i vignaioli: ogni produttore infatti ospiterà al tavolo un ristoratore che abbinerà una sua ricetta alla Vitovska presentata.

La serata culminerà alle ore 22.00 con lo spettacolo "TerraZemlja" della compagnia teatrale Pupkin Kabarett, un percorso comico, musicale e letterario sulle eccellenze della terra triestina, ideato e creato per l'occasione dal più geniale gruppo comico giuliano e che avrà luogo nell'ampia corte del Castello.

per info: www.mareevitovska.eu FACEBOOK MARE e VITOVSKA - VITOVSKA IN MORJE

venerdì 11 giugno 2010

POP WINE AL “DOLCE VITA” CON GLI SPUMANTI PUIATTI



Serata di degustazione con Giovanni Puiatti
Venerdì 11 giugno alle 19.00

Penultimo appuntamento al “Dolce Vita” di Staranzano (Go) con i venerdì targati “Pop Wine-Calici di Dolce Vita”, calendario di serate che mette in risalto dieci cantine della Doc Isonzo in cui è possibile degustare le migliori produzioni aziendali.
L’iniziativa promossa da Maritani Pasticceria in collaborazione con ArtCorner e il Consorzio Tutela Vini Doc FriuliIsonzo, ha l’obiettivo di avvicinare i giovani al vino del nostro territorio con l’intento di far scoprire la ricchezza che la conoscenza del vino porta con se’ attraverso il racconto e l’esperienza del produttore. Dieci serate, dieci appuntamenti del gusto con un unico protagonista : il vino.

VENERDI 11 GIUGNO è la volta degli spumanti PUIATTI con la RIBOLLA GIALLA e BLANC DE BLANC METODO CLASSICO proposti ad una serie di degustazioni culinarie appositamente preparate.
“DOLCE VITA”
Via Savoia 6
STARANZANO (GO)
tel.0481-710761. Inizio serata ore 19.00
start ticket euro 10.00.

Diario di un viaggio a Parigi con le donne del vino....


Pensavo di andare per musei…
di Federica Felice

Quando parti per un viaggio in una città che non hai mai visto ti chiedi inevitabilmente “da dove comincio?” La prima cosa che fai è quella smaniosa ricerca da casa per non essere impreparata (habemus Internet naturalmente). Prassi vuole che si cominci dalle mete imperdibili e sai già che ti ritroverai intrappolata tra grandi monumenti, cattedrali, palazzi storici e musei. Un bel vedere, non c’è che dire, soprattutto quando la città in questione è Parigi, ma che male fanno le passeggiate senza meta per guardare in faccia i mille volti che ti passano davanti, osservare i bambini che giocano nei giardini e la signora con il suo barboncino che passeggia esibendo la sua nuova borsetta Chanel? Chi l’ha detto che quando vai in vacanza in una grande capitale devi riempirti di guide turistiche, di mappe e di informazioni sugli orari dei musei?
Beh, la mia prima avventura nella Ville Lumière è stata un divertente (o quasi) gioco da turista, inesperta se vogliamo, tra chiese gotiche e avenues colorate, monumenti e brassèrie e quindi il mio grazie va alle compagne di avventura che hanno sfatato con me il mito del museo ad ogni costo. Ah, i musei, come li amo, come li odio!! Ma almeno uno devi vedertelo e quindi la prima tappa è tra le tele del Museè d’Orsay, l’alternativa fronte Louvre…o giù di lì.
Un misto di voglia di imparare mescolata alla consapevolezza di non capirci un accidenti! Ma a guardare piace e a sorprendersi e lasciarsi andare nello straordinario accostamento di colori si fa presto.
Solo due appunti. Una tela audace, intensa, provocatoria pensando all’epoca i cui è stata realizzata - anno 1866 - ma in fondo vera e autentica. Si chiama “l’origin du monde” una tela di piccole dimensioni di (un certo) Courbet, dove la cura dei particolari sfida le capacità di qualsiasi fotografo dei giorni nostri. …. E ancora, come fa un dipinto a tradurre il colore in sensazioni tattili? James Tissot e il suo ritratto “du marquis et de la marquise de Miramon et de leurs enfants” lo dimostrano. Un quadro del 1865 alto circa 2 metri di cui sconvolge anche qui la precisione del dettaglio. Ci sono la stoffa nera della manica, velluto che ti vien voglia di tastare con mano, e la stoffa azzurra dell’abito e vedi che è seta… Certamente la cosa merita una piccola ammirata riflessione.
Ma la mia visita ai musei e la mia voglia di parlare di quadri finisce qui….e dire che avevo anche il Louvre nei pensieri (solo lì, appunto).
Purtroppo dopo d’Orsay è bastato un attimo a quel simpatico giovanotto di metrò (chi l’ha visto?) che mi è passato accanto per rovinarmi la vacanza e derubarmi del portafoglio. Che vuoi che siano i soldi, i documenti, la carta d’identità, la tessera sanitaria e la patente, quando ti scippano pure la tessera della libreria in centro, quella del tuo negozio preferito con il massimo del cumulo sconti appena raggiunto, la tessera sommelier e quella delle Donne del Vino?
Per fortuna non mi arrendo e chiuso il capitolo musei, apro quello della visita-negozi, ovvero “come fare shopping senza una lira in tasca”….le amiche accorrono fortunatamente e mi forniscono l’argent.
Prima tappa la Maison Louis Vuitton, ma è, come dire, decisamente fuori portata con le sue piccole trousse a 4 zeri e quindi, rubato uno scatto all’atelier, scappiamo sconsolate senza nemmeno una borsettina. Ci viene in soccorso un provvidenziale sms di un’amica che dall’Italia ci consiglia Le bon marchè, i grandi magazzini più chic della città….siamo alternative infatti e Lafayette lo lasciamo da parte. La sezione profumi colpisce come sempre la curiosità di tutte e ci attardiamo a “sniffare” le fragranze di Dior, Chanel e Diptyque. Qualche acquisto lo facciamo al coloratissimo reparto enogastronomico, dove ci sorprendono i ravanelli in fiore al reparto frutta e la dolcezza dei maquerons in tutte le varianti colore e sapore al banco dei dolci. I biscuits roses de Reims naturalmente li acquisteremo in loco quando alla volta della regione dello Champagne saremo in visita dalla Gran Dame de France, ovvero la Maison Veuve Clicquot Ponsardin. Mica la conoscevamo quella tosta vecchietta che a trent’anni si è ritrovata vedova, ma non sconsolata, a mandare avanti l’azienda. L’hostess Katarzyna, Katia per le DDV, ci svela infatti che pur non risposandosi mai, la veuve ha saputo circondarsi degli uomini d’affari più abili. Vini in discreto equilibrio, senza troppe emozioni, ma vuoi mettere la serie infinita di gadgets che ci attende allo shop della maison? Dal tappo per champagne, al canovaccio da bottiglia, al cappotto refrigerante, al telo mare, alla borsa da picnic con tanto di bicchieri di plastica, al borsone da viaggio, all’ice box. Insomma ce n’è per tutti i gusti e ci vien da pensare che Louis Vuitton ci ha sicuramente messo lo zampino!
Trascorrono veloci le altre giornate parigine, l’imponente Tour Eiffel e Notre Dame, il quartiere alternativo di Parigi, Rue des Archives, con i suoi eccentrici personaggi, Le Sacre Coeur sulla collina di Montmartre dove si mostra ai turisti anche la pittoresca Place du Tertre piena di artisti di strada.
Note di degustazione: Coup de coeur, uno champagne sincero della cantina Monmarthe, vignerons independant. Il Brut Crois Rouge De Castellane (Epernay) scivola, ma con galanteria e si fa acquistare. La Veuve Clicquot brut è il souvenir, mentre il Blanc de Blancs della Maison Jacquart te lo berresti pranzo e cena. Non perdetevi a Reims Le Pre Carrè, ristorantino delizioso, per serate in relax, prezzi da brasserie ma piatti impeccabili.
Sei giorni in viaggio con le amiche du papillon rose, tra Parigi e Reims, in un piovoso maggio piuttosto freddino.

FIERA REGIONALE DEI VINI DI BUTTRIO: PREMIO CARATI D’AUTORE 2010


PREMIATA PER LE DONNE DEL VINO LUCIA PERTOLDI

Claudio Cojutti, tra i giornalisti, Maurizio Michelini, tra gli enologi, Lucia Pertoldi, tra le "donne del vino", Giorgio Zanmarchi, per il FAI SPORT, sport diversamente abili: sono i vincitori della quinta edizione del Premio Carati d’Autore, organizzato dall’ARGA FVG, l’Associazione regionale della stampa agricola, agroalimentare, dell’ambiente e territorio, dall’Assoenologi, e dall’Associazione Donne del vino del FVG. I riconoscimenti, destinati a personaggi delle tre associazioni organizzatrici e del mondo dello sport e della società civile, sono stati consegnati ieri sera, nell’ambito dell’inaugurazione della 78.Fiera regionale dei vini di Buttrio (UD), a Villa di Toppo Florio. I presidenti dell’ARGA FVG, Carlo Morandini, dell’Assoenologi FVG, Rodolfo Rizzi, Adriana Antonutti, per le Donne del vino, per conto della presidente, Sabina Maffei, impossibilitata a intervenire, hanno introdotto le motivazioni degli ambiti riconoscimenti. Consegnando opere realizzate dal pittore friulano, Francesco Borzani. Mentre la cerimonia è stata condotta da Claudio Fabbro, enologo e giornalista, già premiato nel 2006. Ecco la motivazioni dei premi, consegnati alla presenza del sindaco di Buttrio, Tiziano Venturini.

LUCIA PERTOLDI
Lucia Pertoldi è nata e cresciuta nell’osteria della nonna e della mamma.
E, fin qui, viene naturale pensare che sia per ragioni genetiche che ha deciso di dedicarsi alla tradizione delle cucina friulana e in particolare a tramandare la cucina delle valli.
Ma Lucia ha fatto di più, è andata “alla radice” proprio nel senso letterale del termine, perché fin da piccolissima è andata alla caccia di funghi ed erbe e di queste ha scoperto il simbolismo e la magia che sono proprie della nostra tradizione più antica.
Ci vogliono una passione ed una curiosità fuori dal comune per fare questo, per dedicarsi quotidianamente al proprio orto, per avere il desiderio e la capacità di trasmettere questa passione e questa curiosità ad altri, tanto da voler creare una propria scuola di cucina. Lucia ha cominciato ad insegnare tecnologia culinaria nel 1997 e, continuando a studiare, ha poi voluto condividere la sua passione “tra amiche”, come dice lei.
Curiosa com’è ha studiato con erboristi, naturalisti e micologi.
Collabora con l’Associazione di agricoltura biodinamica del Friuli-Venezia Giulia, con diverse associazioni culturali ed Università. È sommelier Ais, fa parte dell’ Associazione insegnanti di cucina italiana e scrive per “Fuocolento”. E oggi ha deciso di dedicarsi ad una nuova avventura: la cucina per chi è in difficoltà ed ha particolari problemi alimentari. Noi Donne del Vino la premiamo oggi, perché questo è un riconoscimento per quello che ha fatto e che farà. Competente, curiosa, coraggiosa, piena d iniziativa e molto modesta. Lucia ha avuto la capacità di far rivivere la tradizione attraverso una ricerca personalissima e antica e di saper cogliere anche i significati sociali della cucina antica e di quella più moderna.